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RIPROFILATURA
DEL CORPO FARFALLA
In questa pagina
descriverò una pratica molto diffusa fra i preparatori perfezionisti di una
volta. Quelli che puntavano prima sulla ottimizzazione del motore originale e
poi come ultima risorsa utilizzavano turbine e compressori volumetrici.
Sto parlando della ottimizzazione del percorso che l'aria deve fare per entrare
nei collettori di aspirazione attraverso la farfalla dell'acceleratore.
Il corpo farfallato, appunto, nella maggioranza dei casi si presenta con dei 'gradini'
o delle deviazioni che a volte sono progettate per rendere il motore più
rotondo e meno nervoso a discapito della erogazione massima.
Le procedure che seguono sono valide per qualsiasi modello motorizzato TwinSpark 16v
(1.4/1.6/1.8/2.0) con le dovute modifiche in base al proprio tipo di corpo e
farfalla.
Materiale

 
Procedura
di
realizzazione
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Smontate
il condotto di aspirazione dell'aria che collega il debimetro al
filtro e al corpo farfalla.
Per curiosità, ho fatto una fotografia del debimetro 'a filo
caldo'. Come potete vedere il tutto consiste in un conduttore al
silicio che fa passare una corrente proporzionale alla temperatura
dell'aria. I contatti sono quelli di un normale componente elettronico
che difficilmente si possono rompere con 'il pulviscolo' che
presumibilmente dovrebbe arrivare dai filtri ad aspirazione diretta
dell'aria (come si sostiene in certi forum).

Clicca sull'immagine per ingrandire
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Smontate
ora il corpo farfalla facendo attenzione a questa precisa sequenza:
A) Sganciare i connettori (a)
B) Sganciare il connettore dell'attuatore (b)
C) Svitare la vite di massa (c)
D) Svitare i perni con testa a stella (d) (ci sono anche nella parte
destra ma non si vedono, sono quattro)
E) Sganciare il cavetto dell'acceleratore dal comando (e)
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clicca per ingrandire
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collettore a 'nudo'
(clicca per
ingrandire)
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corpo farfalla smontato
(clicca per ingrandire)
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Come è
possibile vedere dalla immagine accanto, lo sporco è quello che rende
il minimo instabile. Chi ha la sola necessità di fare manutenzione
per riportare tutto al suo funzionamento normale, può pulire bene il
corpo e la farfalla e rimontare tutto.
Chi invece vuole avventurarsi nella riprofilatura dovrà andare avanti
e noterà il cilindro leggermente più piccolo che forma lo scalino
nei pressi della farfalla. Il nostro scopo è quello di eliminare lo
scalino in modo da formare un cono unico e regolare.
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In
queste figure si vedono le incrostazioni sul bordo della farfalla (responsabili
del minimo instabile) ed il 'gradino' che si forma prima di arrivare alla
farfalla a causa di uno strozzamento poco aerodinamico.
(clicca per ingrandire)
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Ricordatevi
che l'asportazione del materiale va fatta con molta attenzione per non
danneggiare in maniera irrimediabile la farfalla o il corpo stesso
rimuovendo metallo 'utile'. Eseguiremo il lavoro solo sulla parte anteriore
del cono, quella cioè che si affaccia sul debimetro. Dal punto di vista
della fluidodinamica, uno scalino in uscita non comporta nessuno svantaggio,
anzi in alcuni casi aumenta la velocità dell'aria. Per asportare il
materiale DOVETE UTILIZZARE UNA MOLETTA SFERICA ED UN TRAPANO (come da
figura) o utensili equivalenti. Non utilizzate mole cilindriche o coniche
perchè non fareste altro che avvicinare lo scalino alla farfalla senza
eliminarlo. La sfera invece ci permette di realizzare quella curva che
vogliamo sostituisca il gradino netto.
Bloccate il corpo farfalla sulla morsa e cominciate a lavorare all'interno
con movimenti lenti e senza troppa pressione, il materiale è più morbido
di ciò che si potrebbe immaginare.
Dopo aver asportato per bene il materiale superfluo, soffiate con aria
compressa e pulite con benzina. Scartavetrate con forza tutta la zona
ruvida utilizzando carta abrasiva per metallo grana grossa (100 max).
Ripetete l'operazione con carta grana 250 e controllate che sia diminuita la
rugosità.
Infine bagnate la carta grana fine (500) e lucidate come si fa con le
carrozzerie.
Il risultato lo vedete in foto.
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Questa
figura evidenzia meglio la natura conica del corpo farfalla ed il restringimento
improvviso, come se ci fosse un cilindro un pò più stretto a ridosso della
farfalla.
(clicca per ingrandire)
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Aspetto
e forma del cono prima del lavoro
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Aspetto
e forma del cono dopo aver effettuato l'asportazione e la lucidatura.
(clicca per ingrandire)
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Si
noti come sia completamente sparito lo scalino! Anche se mi è scappata la mola
sull'asse della farfalla ... un paio di volte ;)
(clicca per ingrandire) |
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Rimontate
tutto (sequenza del punto 2 a ritroso) e mettete in moto. Per i primi
minuti avrete un minimo stranissimo. L'auto a freddo raggiungerà
quasi i 2000 giri senza toccare l'acceleratore. A caldo, per i primi
dieci minuti, il minimo sarà attorno ai 1200 giri e sentirete meno
freno motore se rilascerete l'acceleratore mentre marciate. Sarà sufficiente qualche
tiratina per riportare tutto alla normalità al di sotto dei 1000
giri.
Dovreste avvertire subito un netto miglioramento nella stabilità del minimo ed
un tiro più nervoso quando superate i 2000 giri. Naturalmente non
aspettatevi tutt'altro motore ma il guadagno nella fluidità
c'è! Non a caso la modifica è stata consigliata da un preparatore a
Robo che l'ha effettuata sulla sua 145 1.8TS con identici risultati.
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Conclusioni
Un lavoro di media
complessità che da molte soddisfazioni in termini di regolarità, ma ad
una condizione: che sia fatto con tanta pazienza e precisione. Se avete
fretta di 'provare' o se cercate aumenti di potenza da sentire sotto il
piede dovrete sicuramente osare di più sul vostro motore.
JEC
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