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RIPROFILATURA DEL CORPO FARFALLA
 

In questa pagina descriverò una pratica molto diffusa fra i preparatori perfezionisti di una volta. Quelli che puntavano prima sulla ottimizzazione del motore originale e poi come ultima risorsa utilizzavano turbine e compressori volumetrici.
Sto parlando della ottimizzazione del percorso che l'aria deve fare per entrare nei collettori di aspirazione attraverso la farfalla dell'acceleratore.
Il corpo farfallato, appunto, nella maggioranza dei casi si presenta con dei 'gradini' o delle deviazioni che a volte sono progettate per rendere il motore più rotondo e meno nervoso a discapito della erogazione massima.
Le procedure che seguono sono valide per qualsiasi modello motorizzato TwinSpark 16v (1.4/1.6/1.8/2.0) con le dovute modifiche in base al proprio tipo di corpo e farfalla.

Materiale

  • Carta abrasiva per metallo grana 100, 250 e 500 (per la lucidatura)

  • Un buon banco di lavoro con morsa

  • Trapano e moletta a sfera

  • Purtroppo tutte le viti sono con la testa a 'stella' e non è facile essere provvisti degli strumenti adatti. Con le foto è più facile farvi capire:

 

 

Procedura di realizzazione

 

  1. Smontate il condotto di aspirazione dell'aria che collega il debimetro al filtro e al corpo farfalla.
    Per curiosità, ho fatto una fotografia del debimetro 'a filo caldo'. Come potete vedere il tutto consiste in un conduttore al silicio che fa passare una corrente proporzionale alla temperatura dell'aria. I contatti sono quelli di un normale componente elettronico che difficilmente si possono rompere con 'il pulviscolo' che presumibilmente dovrebbe arrivare dai filtri ad aspirazione diretta dell'aria (come si sostiene in certi forum).

 
Clicca sull'immagine per ingrandire

  1. Smontate ora il corpo farfalla facendo attenzione a questa precisa sequenza:

    A) Sganciare i connettori (a)
    B) Sganciare il connettore dell'attuatore (b)
    C) Svitare la vite di massa (c)
    D) Svitare i perni con testa a stella (d) (ci sono anche nella parte destra ma non si vedono, sono quattro)
    E) Sganciare il cavetto dell'acceleratore dal comando (e)

 

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collettore a 'nudo'
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corpo farfalla smontato
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  1. Come è possibile vedere dalla immagine accanto, lo sporco è quello che rende il minimo instabile. Chi ha la sola necessità di fare manutenzione per riportare tutto al suo funzionamento normale, può pulire bene il corpo e la farfalla e rimontare tutto.
    Chi invece vuole avventurarsi nella riprofilatura dovrà andare avanti e noterà il cilindro leggermente più piccolo che forma lo scalino nei pressi della farfalla. Il nostro scopo è quello di eliminare lo scalino in modo da formare un cono unico e regolare.

In queste figure si vedono le incrostazioni sul bordo della farfalla (responsabili del minimo instabile) ed il 'gradino' che si forma prima di arrivare alla farfalla a causa di uno strozzamento poco aerodinamico.

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  1. Ricordatevi che l'asportazione del materiale va fatta con molta attenzione per non danneggiare in maniera irrimediabile la farfalla o il corpo stesso rimuovendo metallo 'utile'. Eseguiremo il lavoro solo sulla parte anteriore del cono, quella cioè che si affaccia sul debimetro. Dal punto di vista della fluidodinamica, uno scalino in uscita non comporta nessuno svantaggio, anzi in alcuni casi aumenta la velocità dell'aria. Per asportare il materiale DOVETE UTILIZZARE UNA MOLETTA SFERICA ED UN TRAPANO (come da figura) o utensili equivalenti. Non utilizzate mole cilindriche o coniche perchè non fareste altro che avvicinare lo scalino alla farfalla senza eliminarlo. La sfera invece ci permette di realizzare quella curva che vogliamo sostituisca il gradino netto.
    Bloccate il corpo farfalla sulla morsa e cominciate a lavorare all'interno con movimenti lenti e senza troppa pressione, il materiale è più morbido di ciò che si potrebbe immaginare.
    Dopo aver asportato per bene il materiale superfluo, soffiate con aria compressa e pulite con benzina. Scartavetrate con forza tutta la zona ruvida utilizzando carta abrasiva per metallo grana grossa (100 max). Ripetete l'operazione con carta grana 250 e controllate che sia diminuita la rugosità.
    Infine bagnate la carta grana fine (500) e lucidate come si fa con le carrozzerie.
    Il risultato lo vedete in foto.

 

Questa figura evidenzia meglio la natura conica del corpo farfalla ed il restringimento improvviso, come se ci fosse un cilindro un pò più stretto a ridosso della farfalla.

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Aspetto e forma del cono prima del lavoro

Aspetto e forma del cono dopo aver effettuato l'asportazione e la lucidatura.

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Si noti come sia completamente sparito lo scalino! Anche se mi è scappata la mola sull'asse della farfalla ... un paio di volte ;)

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  1. Rimontate tutto (sequenza del punto 2 a ritroso) e mettete in moto. Per i primi minuti avrete un minimo stranissimo. L'auto a freddo raggiungerà quasi i 2000 giri senza toccare l'acceleratore. A caldo, per i primi dieci minuti, il minimo sarà attorno ai 1200 giri e sentirete meno freno motore se rilascerete l'acceleratore mentre marciate. Sarà sufficiente qualche tiratina per riportare tutto alla normalità al di sotto dei 1000 giri.
    Dovreste avvertire subito un netto miglioramento nella stabilità del minimo ed un tiro più nervoso quando superate i 2000 giri. Naturalmente non aspettatevi tutt'altro motore ma il guadagno nella fluidità c'è! Non a caso la modifica è stata consigliata da un preparatore a Robo che l'ha effettuata sulla sua 145 1.8TS con identici risultati.

 

Conclusioni


Un lavoro di media complessità che da molte soddisfazioni in termini di regolarità, ma ad una condizione: che sia fatto con tanta pazienza e precisione. Se avete fretta di 'provare' o se cercate aumenti di potenza da sentire sotto il piede dovrete sicuramente osare di più sul vostro motore. 

JEC


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