Per ogni appassionato di sport motoristico scendere in pista come un vero pilota è il coronamento di una passione, la materializzazione del sogno che cova a lungo durante la “routine” quotidiana. Per un Alfista, cresciuto a pane e motori, lo è ancora di più, per le tradizioni sportive della Casa del Biscione.
Ieri, nel circuito di Binetto, il Club Alfasport ha riunito i Soci pugliesi e lucani (ma con la piacevole partecipazione dei fratelli Salvatore, giunti dal Molise), facendo sì che trascorressero una giornata all’insegna dell’emozione e dell’adrenalina in pista, ma anche dell’amicizia nel paddock ed al ristorante successivamente. Perché il piacere di stare insieme ha spinto a partecipare all’incontro anche i Soci che non potevano, per motivi legati alla propria vettura, scendere nell’autodromo.
Alle 9:45, tranne che gli amici molisani, arrivati in ritardo a causa della segnaletica imprecisa per la pista, c’era già un gran fermento: chi “ripassava” mentalmente il circuito, chi prometteva doppiaggi a ripetizione, chi ammirava le vetture altrui, prime tra tutte le 33 da gara di race733 e di Libero33, giunte sui carrelli(…trainati naturalmente da altre Alfa!), chi raccomandava la massima prudenza (ma, come sempre, sulla correttezza dei Soci Alfasport in pista non c’è da dubitarne!).
Quindi è giunto il momento dell’iscrizione, della firma dei moduli,e finalmente…dell’allineamento per entrare in pista, sotto gli occhi del pubblico, per lo più di estrazione motociclistica, che affolla ogni domenica l’Autodromo del Levante.
E’ stato bello vedere il serpentone di Alfa che si sfidava tra i rettilinei, i tornanti ed i cordoli, con l’eccezione di un puntino nero, la Citroen C1 di Senna, che, per il forfait della sua Gtv V6 turbo, ancora non consegnatagli dal preparatore, non ha voluto “bidonare” gli amici, ed è sceso ugualmente in pista, dando la conferma che la classe non è acqua, e che anche con una vettura meno potente e veloce ci si possono prendere delle soddisfazioni.
La visuale dalla torretta dell’autodromo permetteva di vedere il circuito nella sua completezza, facendo apprezzare sia lo stile di guida di ogni partecipante, che i duelli che, giro dopo giro, si venivano a creare; in particolare, oltre alle doti di affiatamento vettura–pilota del “solito” Schumy, c’è da rimarcare l’impressionante prestazione della 33 da gara di Libero 33(quella di race non era perfettamente a punto, ferma da un anno). Ma tutte le Alfa si sono ben comportate, dalla 33 “alleggerita” di Mimmoboxer che ha superato vetture più potenti, alla 75 di Burzum (che rimane sempre un gran “manico”), ai controlli qualche volta al limite di Grizzly. Insomma, si sono divertiti i piloti, ed anche il pubblico per lo spettacolo offerto.
Ma se la prima manche è stata caratterizzata da tante Alfa che si snodavano lungo il circuito, senza un ordine di classifica ben preciso, la seconda ha avuto il vero e proprio carattere della gara, pur essendo presenti solo 5 vetture, cioè la 156 di Schumy, la 146 di Fede, la Gtv V6 turbo di Checco(per l’occasione con potenza ridotta a “soli” 280 cv!), la C1 di Senna, ed la Honda Civic Type R di un amico. E qui le scintille non sono mancate! Per 3 giri l’auto nipponica ha tenuto la testa, rintuzzando gli attacchi del Gtv che in rettilineo gli si affiancava “di potenza”(…se solo fosse stato 300m più lungo…), poi il deteriorarsi delle gomme ed il sottosterzo non conciliabile con l’eccessiva cavalleria hanno costretto Checco a rallentare, sorpassato da Schumy che s’incollava alla Civic, studiandone le traiettorie per 2 giri. Quindi…l’attacco, pulito e riuscito perfettamente; ma il pilota della casa nipponica non mollava, cercava di stargli dietro per un contrattacco, affiancandolo "di motore" sui rettilinei, ma frenando in anticipo in staccata rispetto a Schumy; la Honda era al limite ed in uscita di curva si è allargata un po’ troppo sul cordolo viscido, ha spalancato il gas…ed è partito il posteriore con effetto pendolo, verso l’interno della pista(e verso il muretto…). Per fortuna, “sant’”ESP ha fatto il suo dovere, impedendo al pilota di distruggere un’auto nuova di zecca e, soprattutto, di farsi male.
Conclusa l’appassionante sessione in pista, ci si è attardati discutendo delle impressioni che ognuno aveva avuto, in base alla propria esperienza. Ci si è salutati con gli amici che non partecipavano al successivo pranzo, tra cui Antonello e Checco che sono stati squisiti a fare tanta strada per trascorrere in nostra compagnia un paio d’ore, e ci si è diretti al ristorante.
I gustosi manicaretti e l’allegria e simpatia dei partecipanti(anche i “nuovi” race733, Libero33 e fede146) hanno permesso che il pranzo trascorresse piacevolmente, e che si arrivasse a pomeriggio inoltrato, ora dei saluti e del commiato, con la promessa di rivedersi al più presto.
Il Club Alfasport ha scritto un’altra bella pagina con questo raduno, permettendo ai Soci che coltivano la grande passione per lo sport automobilistico di sentirsi veri piloti…almeno per un giorno!
Dopo il freddo e piovoso inverno, il Club Alfasport risveglia i motori e l'adrenalina in una giornata all'insegna del motorismo più puro, DOMENICA 1 Marzo, con una sessione presso l'Autodromo del Levante (Binetto - BA), che precederà un altro memorabile giorno da trascorrere in pista, a
Magione ,(PG) il 22 marzo. Ma il Club Alfasport apre il 2009 anche con importanti eventi turistico-culturali, come il raduno in Veneto a
Romano d'Ezzelino ,(VI),l'8 marzo, o in Friuli a
Rivolto di Codroipo ,(UD), che si terrà il 10 di aprile.