Mercato europeo
Immatricolazioni ancora in crescita a settembre: +7,9%




Il mercato automobilistico europeo lancia un nuovo segnale di ripresa dopo la crescita del 3,4% registrata in agosto. A settembre, secondo i dati dell'Acea (l'associazione europea dei costruttori di auto), le immatricolazioni nell'area composta dai Paesi Ue ed Efta e dal Regno Unito si sono attestate a 1.049.926 unità, il 7,9% in più rispetto al pari mese dell’anno scorso. Si tratta della seconda crescita mensile consecutiva dell’anno, ma l’associazione sottolinea come il miglioramento sia “per larga parte” legato alla bassa base di confronto con settembre 2021, quando la carenza di semiconduttori ha iniziato a influire pesantemente sulle attività produttive del settore. Nonostante gli ultimi due mesi positivi, il consuntivo annuale rimane ampiamente in territorio negativo, con 8.271.115 veicoli immatricolati e una contrazione del 9,7%.

Bene la Ue. Tra l’altro, la domanda di settembre è stata trainata soprattutto dai Paesi dell’Unione europea, dove le immatricolazioni sono cresciute del 9,6%, mentre l’area Efta ha subito un calo del 5,2% e il Regno Unito ha messo a segno un guadagno del 4,6%. Tra i principali mercati del Vecchio continente, spicca la crescita a doppia cifra di Germania (+14,1%) e Spagna (+12,7%). Più contenuto l’andamento della Francia (+5,5%) e dell’Italia (+5,4%). Nei primi nove mesi dell’anno, il peggior mercato è quello italiano con un calo del 16,3%. Seguono la Francia (-11,8%), il Regno Unito (-8,2%), la Germania (-7,4%) e la Spagna (-7,4%).

Stellantis. Con 174.635 immatricolazioni, il gruppo Stellantis registra a settembre un calo del 2,6%. La maggior parte dei marchi, però, è in territorio positivo: +9,4% per la Peugeot, +1,7% per la Citroën, +14,4% per la DS, +25,9% per la Lancia, +57,3% per l’Alfa Romeo e +71,3% per la Maserati. In calo Fiat (-6,9%), Jeep (-49,2%) e Opel/Vauxhall (-12,8%).

Le tedesche. Buono l’andamento dei costruttori automobilistici tedeschi: il gruppo Volkswagen, con 249.629 immatricolazioni, guadagna il 20,4%. Il marchio omonimo cresce del 17,8%, la Skoda del 41%, l'Audi del 26,8% e la Porsche del 42,1%. Giù la Seat (-9,8%) e il polo composto da Bentley, Lamborghini e Bugatti (-12,3%). Bene la Mercedes: le registrazioni, pari a 58.527, salgono del 27,8%, con il brand della Stella a tre punte in miglioramento del 34,8% e la Smart in contrazione del 68,2%. Per il gruppo BMW, le 69.769 immatricolazioni implicano un aumento dell’1,5%: il marchio bavarese perde il 4,7%, mentre la Mini guadagna il 32,7%.

Le altre occidentali. In rosso Renault: le immatricolazioni, pari a 95.321 unità, flettono dell’1,5%. Il brand della Losanga scende del 9,5% e l’Alpine dell’8,1%. Al contrario, la Dacia sale dell’11,4%. La Ford, con 54.783 unità registrate, migliora del 31,5%, mentre la Volvo segna un +5,4% (19.223 immatricolazioni). La Jaguar Land Rover piazza 12.727 vetture e perde l’1,9%, con un -1,5% per il brand delle fuoristrada di lusso e un -3,3% per il marchio del Giaguaro.

Le asiatiche. Contrastati i produttori asiatici. Il gruppo Hyundai immatricola 100.663 veicoli e perde il 7,2%, con il marchio omonimo e la Kia in discesa, rispettivamente, dell’9,2% e del 5,2%. Bene Toyota: le immatricolazioni, pari a 73.524, migliorano dell’11,5% con il +15% del brand delle tre ellissi a compensare il -23,8% della Lexus. La Nissan guadagna il 12,8% (27.177 immatricolazioni) e la Mazda lo 0,8% (18.096). Al contrario, la Honda perde il 20,2% (7.720) e la Mitsubishi il 32,4% (3.964).


Fonte: https://www.quattroruote.it/





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