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Alfa Romeo e Volkswagen: Cronaca di un fidanzamento mai consumato.
Cibus
Si parla sempre più insistentemente dell’ interesse del Gruppo VW nei confronti di Alfa Romeo, un brand che Sergio Marchionne ha puntualmente replicato di “non essere in vendita”; Ciò nonostante, i vertici di Wolfsburg non demordono da questo proposito, al punto che pare già esserci nei loro cassetti una serie di “modelli di stile” ben definiti e pronti per essere industrializzati.
Non fatichiamo a credere che Walter De Silva non abbia resistito dal realizzare svariati bozzetti consoni alla levatura del marchio del Biscione: La lunga (ed “ispirata”) militanza presso il Centro Stile di Arese gli ha ormai fatto metabolizzare i concetti e gli stilemi caratteristici dello spirito Alfa Romeo.
In più, Ferdinand Piech (e, presumibilmente, lo stesso Marchionne), è ben conscio del potenziale inespresso dalla ex casa Milanese e ritiene a ragion veduta di poterlo far decollare con investimenti relativamente ”modesti”. D’ altra parte, il magazzino tecnico del colosso tedesco è talmente ampio e variegato da poter impiegare tutte le energie e le risorse solamente per la definizione dello stile delle vetture senza preoccuparsi più di tanto del problema di trovare motori, pianali etc. Nel pieno rispetto della tradizione, che pare interessi più a Wolfsburg che a Torino, si pensa di costruire un nuovo stabilimento proprio in quel nord Italia dove tutto ebbe inizio (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) e, coerentemente con la tradizione sportiva, rinverdire i fasti agonistici con un programma di rientro alle competizioni.
In questa delicata fase di (ennesimo) rilancio di Alfa Romeo da parte di Fiat, probabilmente le cose resteranno come sono per almeno un paio d’ anni, ma è plausibile credere che la pazienza (e la passione) dei Tedeschi non verrà minimamente scalfita.
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